La Carapigna è un sorbetto che anticamente faceva
le veci del gelato. Un'invenzione sarda, molto antica che risale al 1600, e pare abbia avuto origine a Aritzo, in provincia di Nuoro.
Questa era la preparazione: si conservava la neve - durante l'inverno - in
grosse buche che venivano ricoperte con felci e arbusti e d'estate si
trasferiva una quantità di questa neve in un contenitore ( su
barrile) di legno, e sopra in un contenitore di zinco ( sa carapignera ) venivano versati gli ingredienti del
sorbetto : acqua , limone e zucchero. Il lavoro de "is
carapigneris " era lungo e faticoso , si doveva mescolare il tutto
fino a ottenere il sorbetto , una massa non gelata ma omogenea e senza
grumi.
Occorrevano circa due ore per completare il lavoro. Si vendeva soprattutto durante le feste.
La Carapigna è chiamata anche Astròre (in sardo: neve). Oggi si può trovare alla zona di Tuili, di Aritzo e delle
Barbagie, in provincia di Nuoro.
Sorbetto al limone
di colore bianchissimo e dalla caratteristica consistenza simile a quella
della neve fresca. Ancora oggi la preparazione della Carapigna non è cambiata. Si prepara una
limonata con acqua, zucchero e limone. La limonata viene inserita in un
contenitore d’acciaio (un tempo di piombo e poi di alluminio) detto
sorbettiera, che viene chiuso ermeticamente con un coperchio d’acciaio e dei
panni.
La sorbettiera viene inserita in un altro contenitore di legno a
forma di barilotto (in sardo: barrile).
Sul fondo del barilotto e intorno
alla sorbettiera viene inserito del ghiaccio a pezzi, che viene poi cosparso
di sale. A questo punto si inizia a girare la sorbettiera molto
velocemente e con energia, di modo che il contenuto cominci
a ghiacciare.
Dopo circa 40 min. la sorbettiera può essere aperta e il
contenuto sminuzzato, con delle palette d’acciaio prima e poi di legno,
affinché il prodotto sia il più soffice possibile, di consistenza
simile a
quella della neve fresca.
Fonte
Regione Autonoma della
Sardegna - Ersat, Ente Regionale di Sviluppo e Assistenza Tecnica in
agricoltura.http://www.gentedisardegna.it/
Nessun commento:
Posta un commento